Recensione del libro
Agatha Raisin, nota professionista londinese, decide di punto in bianco di cedere la propria attività di pubbliche relazioni per ritirarsi nei Costwolds, incantevoli colline della campagna inglese. Dopo il comprensibile entusiasmo iniziale però, la tranquilla vita di Carsely inizia a starle un po’ stretta…
Tanto più che i suoi numerosi e maldestri tentativi di sedurre il suo vicino di casa, il fascinoso quanto riluttante James Lacey, si dimostrano un fallimento dopo l’altro.
Fortunatamente a dare una scossa alla sonnecchiosa vita di campagna vi è l’arrivo di un nuovo veterinario.
L’eccitazione per la novità durerà però ben poco…il dottore infatti passa presto a miglior vita tra lo sconcerto di tutti.
Agatha decide quindi di intraprendere la propria personale indagine su quella prematura dipartita, e come accade a tutti i detective improvvisati, finisce per cacciarsi nei guai e a subire le ramanzine dell’unico amico sincero che è riuscita a farsi: il poliziotto di quartiere Bill Wong.
Agatha è una donna rude, a tratti villana ma nel contempo meravigliosamente imperfetta. Mangia junk food, è sboccata, ha scarse attitudini sociali ma sogna di essere popolare. Nasconde con la spavalderia la vergogna per le proprie origini umili in una società, come quella dell’ Inghilterra di oggi, ancora popolata da Lord e Ladies. Ma soprattutto è un’inguaribile romantica, la troveremo infatti a sognare a occhi aperti su improbabili matrimoni con James. Riuscirà ad avvicinarlo coinvolgendolo nell’indagine? Ma soprattutto qualcuno ha ucciso il dottore? Perché mai qualcuno dovrebbe prendersi la briga di assassinare un innocuo veterinario di campagna?