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“Parola plurale”
Rassegna di poesia
a cura di
Giovanna Frene
Quest’autunno la libreria ospiterà una rassegna di poesia curata dalla poeta Giovanna Frene.
Il 29 settembre avremo osipti in libreria Ida Travi, che leggerà dagli ultimi tre libri della serie dei “Tolki”, editi dalle Edizioni Volatili: “Marìe canta la famiglia del secolo” (2021), “Muscèt parla col cane” (2022) e “Janì l’ora della cancellatura”(2023), e Giorgiomaria Cornelio con il suo “La specie storta” pubblicato da Tlon edizioni.
Ida Travi nasce in provincia di Brescia, a Cologne. La sua poetica si inscrive nel rapporto tra oralità e scrittura ed è esposta nei saggi “L’aspetto orale della poesia” (Selezione Premio Viareggio 2001) e “Poetica del basso continuo”. Per Gli Amici della Scala di Milano, nel 2000 cura gli incontri con Mario Luzi, Milo De Angelis, Emanuele Severino, Carlo Sini. Sempre nel 2011, il suo scritto per il teatro ‘Diotima e la suonatrice di flauto, diventa libretto d’opera a firma di Andrea Battistoni. La serie poetica dei Tolki, i parlanti : dal 2011 al 2022 con i sette libri dei Tolki, Ida Travi inaugura un genere inedito in Italia nella contemporaneità. La serie poetico-contemporanea dei Tolki, i parlanti: la serie in cinque libri, popolata da personaggi, è edita in Italia da Moretti&Vitali Editori dal 2011 al 2018 e viene ristampata nell’ottobre 2019 da Moretti&Vitali raccolta in unico cofanetto. Il sesto e il settimo libro sono editi da Edizioni Volatili 2020 e 2022.
Giorgiomaria Cornelio è poeta, regista, curatore, redattore di «Nazione Indiana». Ha co-diretto la “Trilogia dei viandanti” (2016-2020), presentata in festival e spazi espositivi internazionali. Suoi interventi sono apparsi su «Doppiozero», «Il Tascabile», «Antinomie», «L’indiscreto». Ha vinto il Premio Opera Prima con la raccolta “La Promessa Focaia” (Anterem, 2019). Ha pubblicato “La consegna delle braci” (Luca Sossella Editore) e “La Specie storta” ( Edizioni Tlon ). Cura il progetto “Edizioni volatili”, e la festa della poesia “I fumi della fornace”.
Il 27 ottobre avremo ospite Tommaso Di Dio e il suo “Poesie dell’Italia contemporanea” edito da Il Saggiatore.
Tommaso Di Dio, vive e lavora a Milano. È autore della raccolta di poesie “Favole”, Transeuropa, 2009, con la prefazione di Mario Benedetti. Nel 2014, esce il suo libro di poesie “Tua e di tutti”, Lietocolle, in collaborazione con Pordenonelegge, tradotto in francese da Joëlle Gardes per Recours au poème éditeurs. Per Ibis Edizioni, è stata pubblicata la sua traduzione di “La primavera e tutto il resto” del poeta americano W.C. Williams. Nel 2020 sono stati pubblicati due libri di poesia: per l’editore Interlinea, “Verso le stelle glaciali” e per le Edizioni volatili, la plaquette “La favola delle pupille” (tradotta in greco da Maria Frangoulis). Nel 2022 esce, per Scalpendi Editore, il libro di poesia “Nove lame azzurre fiammeggianti nel tempo”. Nel 2023 ha curato un’antologia della poesia italiana degli ultimi cinquant’anni, “Poesie dell’Italia contemporanea” (Il Saggiatore), e ha pubblicato per Nino Aragno il suo ultimo libro di poesia: “Ardore”.
Il 24 novembre avremo ospite Italo Testa che presenterà il suo “Autorizzare la speranza. Giustizia poetica e futuro radicale” (Interlinea edizioni).
Italo Testa vive a Milano e insegna Filosofia Teoretica e Sociale, Teoria Critica e Filosofia Politica presso l’Università di Parma. È inoltre poeta, saggista, traduttore. Si è occupato di filosofia classica tedesca, teoria critica, pragmatismo, embodied cognition, ontologia sociale, teoria dell’argomentazione, teoria della letteratura e poesia contemporanea. Tra le sue pubblicazioni letterarie e poetiche più recenti: “La divisione della gioia” (Massa 2010); “Tutto accade ovunque” (Torino 2016); “L’indifferenza naturale” (Milano 2018); “Teoria delle rotonde. Paesaggi e prose” (Livorno 2020) e “Autorizzare la speranza. Giustizia poetica e futuro radicale” (Interlinea).
Gli incontri saranno introdotti da Giovanna Frene.
Giovanna Frene (Asolo, dicembre 1968), poeta e studiosa, è stata scoperta da Andrea Zanzotto. Tra gli ultimi libri di poesia: “Sara Laughs”, D’If 2007; “Il noto, il nuovo”, Transeuropa 2011; “Tecnica di sopravvivenza per l’Occidente che affonda”, Arcipelago Itaca 2015; Datità, (1a ed. Manni 2001), postfazione di A. Zanzotto, Arcipelago Itaca 2018. È inclusa in varie antologie, tra cui: “Grand Tour. Reisen durch die junge Lyrik Europas”, Hanser 2019; “Nuovi Poeti italiani 6”, Einaudi 2012; “Parola Plurale”, Sossella 2005. Come critica militante, co-dirige la rivista on line “Inverso. Giornale di poesia”. È Dottore di ricerca in Storia della lingua, e ha pubblicato saggi e recensioni sul Settecento (Metastasio) e sul Novecento in volumi e riviste accademici. Dal gennaio 2023 insegna scrittura poetica nella ‘Bottega di Narrazione’ di Giulio Mozzi. Vive a Pieve del Grappa (TV), o altrove.

mercoledì 4/11/18/25 ottobre 2023
dalle 18 alle 20
La viaggiatrice
la scrittura autobiografica come viaggio esistenziale
su zoom
con
Laura Liberale
Un percorso di quattro incontri in cui si partirà dall’archetipo narrativo del viaggio dell’eroe di Joseph Campbell, per interrogarci insieme a lui: può la donna vestire i panni dell’eroe? A questa domanda egli ha risposto affermativamente, aggiungendo però che: “Nel linguaggio figurato della mitologia, la donna rappresenta la totalità di ciò che si può conoscere, e l’eroe è colui che viene a conoscere”. La donna è dunque primariamente la multiforme, sfaccettata “presenza” che l’eroe maschio deve raggiungere, attingere nel corso del suo viaggio, o c’è dell’altro? E, nel caso, questo altro, com’è stato concepito e strutturato da quelle studiose che al viaggio eroico “al femminile” hanno dedicato il loro lavoro? Nel seminario-laboratorio di scrittura “La Viaggiatrice”, si esplorerà tutto ciò con un occhio di riguardo per alcune figure mitiche ormai ben radicate nell’immaginario collettivo, come Demetra, Persefone e Psiche, provando altresì a gettar luce su altre figure non altrettanto familiari, come la sumera Inanna e la grande dea guerriera hindū. Le esperienze spirituali ed esistenziali di queste figure femminili verranno approfondite come spunti per il proprio percorso personale di scrittura.
I posti disponibili sono limitati.
Gli incontri saranno su zoom. Per iscriversi inviare una mail a libreriadelledonnepadova@gmail.com con oggetto: Iscrizione corso La viaggiatrice.
Costo: 140,00 euro (riservato ai tesserati dell’associazione Virginia Woolf, la cui quota annuale, per iscriversi è di 20,00 euro).
Laura Liberale, scrittrice, tanatologa e indologa, è laureata in Filosofia ed è dottore di Ricerca in Studi Indologici. Da diversi anni tiene corsi di formazione nell’ambito filosofico, della scrittura creativa e delle Medical Humanities. Ha ottenuto riconoscimenti in svariati premi di poesia e narrativa. Suoi testi sono apparsi su riviste e antologie. Ha pubblicato i romanzi Tanatoparty (Meridiano Zero, 2009), Madreferro (Perdisa Pop, 2012), Planctus (Meridiano Zero, 2014); le raccolte poetiche Sari – poesie per la figlia (d’If, 2009), Ballabile terreo (d’If, 2011, premio Mazzacurati-Russo 2011), La disponibilità della nostra carne (Oèdipus, 2017), Unità stratigrafiche (Arcipelago itaca, 2020); i saggi indologici I mille nomi di Gaṅgā (Edizioni dell’Orso, 2003), I Devīnāmastotra hindū – Gli inni purāṇici dei nomi della Dea (Edizioni dell’Orso, 2007), I nomi di Śiva (Cleup, 2018), Visioni infernali dell’India (Padova University Press, 2021). È presente tra gli autori di Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi, 2012).

Venerdì 6 ottobre 2023
alle ore 18.30
Presentazione di
“Espropriazioni”
di
Barbara Buoso
(Vita Activa Nuova)
insieme all’autrice discute
Emanuele Zinato
I protagonisti di questi racconti vivono su una terra da cui si sentono estromessi e incompresi, ma sarà proprio grazie a quelle infinite pianure, al fuoco, all’aria, all’amore, che riusciranno a lottare per farsi riammettere nel circolo dell’esistenza e affermare il proprio posto nel mondo.
Sono gli anni in cui Fabio, ragazzo dalla pelle lunare, lascia il Polesine, per avventurarsi in mare, innamorandosi perdutamente di Francesca e ripudiando il proprio passato. Quella stessa terra sarà razziata dalla giovinezza strafottente di Filippo e Nicola, due ragazzi alle dipendenze di un padrone che li sfrutta facendoli lavorare giorno e notte ma la fatica non gli impedirà di sottrarsi alla tagliola della vita che li vedrà rivali in amore ma compagni di scorribande.
Alessandra che lava via il sangue dalle sale operatorie per una cooperativa di Adria ricucirà il cuore di Gian Marco tormentato dalla presenza della madre, mettendogli in mano il proprio.
In una terra ghiacciata da un evento meteorologico straordinario due donne sfidano Dio: nessuno si potrà più ammazzare nel fiume ora che è diventato una lastra!
Attraverso una scrittura lirica e viscerale che accompagna i personaggi nel loro destino, l’autrice, come Lucrezia in “Di notte seguivamo le stelle”, tenta di radunare i vivi e i morti in un ultimo commiato d’amore e, finalmente, lasciarli liberi.
“(…) Di Barbara Buoso, anche se non l’ho mai incontrata, mi colpiva la temperatura di ciò che mi scriveva, che era sempre incandescente, come chiarissima la sua urgenza di dare forma alla propria anima attraverso le parole. (…) La pubblicazione di questi racconti dunque mi rende felice per Barbara, e spero che allarghino il più possibile la cerchia delle persone che la conoscono e la leggono. Il tema della soglia si ripropone, perché i personaggi di questi racconti sono colti dall’autrice sempre su una soglia, sia che essa separi l’infanzia dall’adolescenza e l’adolescenza dall’età adulta sia che separi il pensiero lucido da quello folle (visti sempre insieme, questi pensieri, in fondo come tutt’uno, a testimonianza di una grande e preziosa consapevolezza e di un vero coraggio). Tutti alle prese con la grande e spaventosa macchina della società (scuole, istituzioni di vario tipo), ma tutti in qualche modo salvati dalla terra.” Dall’introduzione di Mario Martone.
Barbara Buoso nata a Rovigo nel 1972, vive e lavora a Padova. Nel 2003 pubblica il suo romanzo d’esordio Aspettami con Croce Editore. Nel 2014, su segnalazione di Emma Dante, pubblica L’ordine innaturale degli elementi (Baldini & Castoldi). Vincitrice con il racconto Nevicata del concorso di racconti “Lìbrati e vola” (pubblicato poi nel 2016 nella raccolta “Soffia un vento contrario”, L’Iguana Editrice). E’ uscito a febbraio 2018 il suo romanzo E venni al mondo (Apogeo editore). Insegna scrittura creativa alla Scuola di scrittura Virginia Woolf.
Emanuele Zinato, critico letterario e professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Padova, è membro del comitato redazionale delle riviste “Allegoria”, “Moderna”, del blog laletteraturaenoi.it e condirettore di “Studi novecenteschi”. È autore di numerose pubblicazioni, tra le quali: Le idee e le forme. La critica letteraria in Italia dal 1900 ai nostri giorni (Roma 2010); Per un dizionario critico della letteratura italiana contemporanea (con R. Luperini, Roma 2020); L’estremo contemporaneo. Letteratura italiana 2000-2020 (a cura di, Roma 2020). Ha inoltre curato per Einaudi l’opera di Paolo Volponi.

dalle 17 alle 18
Grasped by God
Dio nella poesia di Emily Dickinson
incontri online di analisi e commento
con
Ilaria Durigon
Let Emily sing for you because she cannot pray, scrive Emily Dickinson alle cugine Louise e Frances Norcross in seguito alla morte del padre e in calce ad una poesia che aveva scritto loro per l’occasione. In questa affermazione emergono due aspetti del confronto di Dickinson con il divino che attraverseranno, in un rapporto di complessità e ambivalenza, la sua produzione poetica: il considerare la poesia come una sorta di preghiera, come invocazione e interrogazione nei confronti di Dio, e il rapporto ribelle che Dickinson intrattiene con le consuetudini religiose, il suo non poter pregare secondo le convenzioni.
In questi tre incontri, approfondiremo la teologia dickinsoniana attraverso l’analisi e il commento di alcune sue poesie.
Iban: IT54 U060 4512 1010 0000 5000 394

Colette, il gruppo di lettura di Lìbrati
si incontra su
Sister Deborah
Negli anni trenta del novecento, un vasto movimento di conversione al cristianesimo investe l’Africa orientale. In Ruanda i missionari cattolici invocano la discesa dello Spirito Santo, perché possa annientare il paganesimo indigeno. Il reverendo Marcus, pastore afroamericano giunto dagli Stati Uniti, fonda assieme a una guaritrice, Sister Deborah, una missione evangelica in territorio ruandese. Nei suoi sermoni l’uomo annuncia l’arrivo ormai prossimo di un salvatore. È proprio Sister Deborah a precisare che non solo il messia sarà di colore, ma addirittura una donna. Le ruandesi iniziano allora a scioperare, abbandonano i campi, tengono lontani i mariti, convinte che, dopo mille anni di infelicità, una nuova epoca di gioia e prosperità attenda le donne. I disordini si diffondono, ma sono rapidamente repressi dalle truppe coloniali. Sister Deborah scompare e la sua vita si sublima in leggenda. Non tutto, però, è perduto. Ikirezi, una bambina ruandese che un tempo la suora ha miracolosamente curato, infondendo in lei il suo potere taumaturgico, è nel frattempo diventata una brillante accademica africanista e si mette sulle tracce della sua benefattrice. Riuscirà a ritrovarla? E, se sì, prima o dopo che una donna nera, messia di un’era nuova, rivoluzioni il mondo?

Mercoledì 18 ottobre 2023
ore 18
Incontro con
Gabriella Cinti
Introduce
Davide Susanetti
Gabriella Cinti, in arte Mystis, nata a Jesi (An), laureata in Lettere moderne presso l’Università di Studi di Genova e Dottore di Ricerca in Italianistica presso l’Università di Roma 2 Tor Vergata, da diversi anni si occupa di poesia, di mitografia, di antropologia culturale e di poesia greca antica, di cui è voce interpretante all’interno di varie manifestazioni artistiche o teatrali. In questo incontro, introdotto da Davide Susanetti, presenteremo le sue ultime raccolte poetiche: “La lingua del sorriso. Poema da viaggio” (Prometheus edizioni) e “Prima” (Puntoacapo edizioni).
Dall’introduzione di Francesco Solitario a “La lingua del sorriso”:
“Così Gabriella Cinti scava e “penetra” in profondità il linguaggio, le parole, le sillabe, che poi sono la base primaria per la sua ricerca poetica, e con il loro uso sapiente, attraverso sofisticati strumenti linguistici, evoca presenze e suoni segreti, presagi da sibilla, consonanze misteriose e paesaggi della mente, facendo rimbalzare sentimenti ed emozioni del cuore contro verità dell’intelletto. Poesia e Conoscenza, Poesia è Conoscenza. Collegamenti intrecci si susseguono e si intersecano come in un labirinto mentale in consistenza di sogno: sostanze di miti che si aprono in mille rivoli di simboli, che poi si schiudono a loro volta in metafore e allegorie attraverso un linguaggio che accende suggestioni ed emozioni, sia mentali sia fisiche… in una unità finale di senso.”
Sinossi alla raccolta “Prima”:
Appassionata ed interlocutoria interrogazione di un’origine, percepita come un “prima” espanso in senso cosmologico, biologico e antropologico, questo viaggio di senso (“ vado verso il dentro”) si presenta come il cardine di questa raccolta, che pure ha le caratteristiche di una miscellanea. Prosegue ampliandosi (essendo la quinta raccolta) un percorso poetico in cui la dimensione archeologica è sempre stata rilevante, come idea di una appartenenza al mondo antico e mitico tradottasi in un dialogo quando non in forme identificative. Il “Prima” è un orizzonte esistenziale e conoscitivo lampeggiante per epifanie creaturali, con una tensione comunicativa che anima la maggior parte dei testi e un sentimento di abbandonata appartenenza alla più ampia storia evolutiva. La parola poetica tenta l’impossibile sfida di “guardare” il mistero dell’origine e l’enigma della vita alla riconquista di un centro di interezza, che porti rinascita, “sillabario di guarigione”, salvifico dal disincontro straniante, da un generale esilio affettivo e vitale come ricorrente minaccia.
Davide Susanetti, è professore di Letteratura greca presso il dipartimento di Studi linguistici e letterari dell’Università di Padova. Si occupa prevalentemente di tragedia greca, Platone, letteratura tardo antica, gender studies, pensiero esoterico e simbolico.