Presentazione di “Primitivo americano” di Mary Oliver

Venerdì 16 febbraio 2024

alle ore 18.00

Presentazione di

“Primitivo americano”

di

Mary Oliver

(Einaudi Editore)

con la traduttrice

Paola Loreto

dialoga

Elena Petrassi

Primitivo americano è un libro dionisiaco, dell’abbandono all’eccesso della fame, della gola e del desiderio; ed è un libro dell’esultanza per l’immersione nella proliferazione disordinata e incontrollabile della natura, di cui la poeta si appropria a piene mani in un gesto liberatorio e sempre legittimo. Le poesie celebrano sensazioni fisiche primordiali come la percezione del pericolo del freddo estremo o dell’appagamento assoluto nel nutrirsi di altra materia naturale che è al tempo stesso diversa e uguale a sé, come il miele o la carne di un pesce che si è ucciso. Oliver mette in scena sia la metamorfosi del non-umano in umano – quando, folgorata dalla meraviglia, descrive una cerva che partorisce come una donna bellissima – sia dell’umano nel non-umano, quando descrive se stessa come un orso che rapina un favo di miele o se ne riempie la bocca con una grossa zampa. Coinvolge il lettore nella condivisione di aree indistinte di esperienza dell’umano e del non-umano su terreni di coabitazione come quello della palude, dove la tentazione di cedere all’istinto di fusione con la materia, con il suo farsi e disfarsi inarrestabili, il suo perenne divenire informe e multiforme, sfociano in una condizione pre-identitaria in cui l’origine e la destinazione di ogni cosa creata si incontrano.

Mary Oliver è una delle voci poetiche piú popolari negli Stati Uniti, paladina della natura e punto di riferimento per il pensiero ecologista. Einaudi ha pubblicato il suo primo libro tradotto in Italia, Primitivo americano, la sua raccolta piú famosa, pubblicata nel 1983 e vincitrice del premio Pulitzer l’anno successivo.

Paola Loreto è nata a Bergamo, insegna Letteratura angloamericana all’università di Milano. Ha pubblicato “L’acero rosso” (Crocetti, Milano 2002, premio Tronto 2003), “Addio al decoro” (LietoColle, Faloppio 2006, premio Calabria – Alto Ionio 2007), “La memoria del corpo” (Crocetti, Milano 2007, premio Alpi Apuane 2008), una silloge di poesie sulla montagna (premio Benedetto Croce 2003), la plaquette “Spiazzi dell’acqua” (Pulcinoelefante, Osnago 2008), la silloge Transiti (in Almanacco dello specchio 2009, Mondadori, Milano 2010), la silloge Conoscenza della neve (in “Poesia”, 267, 2012), In quota (Interlinea, 2012) e numerosi testi in rivista (“Il segnale”, “ClanDestino”, “Ciminiera”, “La mosca di Milano”, “La colpa di scrivere”) e in volumi collettanei. Suoi testi sono stati tradotti in inglese e spagnolo. È stata poète en residence al Centre de Poésie et Traduction della Fondation Royaumont (Parigi). Ha curato il Lucania Poesia Festival (2005 e 2008). Fa parte delle giurie del premio San Pellegrino, premio Città di Legnano-Giuseppe Tirinnanzi e del premio Subway-poesia. Traduce i poeti americani. Come studiosa è autrice di tre libri sulla poesia di Emily Dickinson, di Robert Frost e di Derek Walcott. Ha tradotto Emily Dickinson, William Carlos Williams, Richard Wilbur, Philip Levine, Charles Simic, A.R. Ammons e Amy Newman. Collabora a “Poesia” e a varie riviste di studi americani italiane e straniere.

Elena Petrassi è scrittrice e poetessa, vive e lavora a Milano dove si occupa di comunicazione e progetti sociali. Ha pubblicato con l’editore Moretti&Vitali le raccolte di poesia “Il calvario della rosa” (2004) e “Sillabario della Luce” (2007). Con ATì Editore i romanzi “Frammenti del tredicesimo mese” la cui voce narrante principale è la città di Milano, e “In giornate identiche a nuvole” (2017); le raccolte poetiche “Figure del silenzio” (2010); “Scrivere il vento” (2016); “Un’estate Invincibile” (2019). Organizzatrice culturale, ha animato per anni le attività culturali della libreria Utopia – in particolare con la rassegna “Poesia e Filosofia”. Suoi articoli sono apparsi sul blog di poesia della RAI curato da Luigia Sorrentino, sulle riviste “Poesia” “Internazionale” e “FOR – Rivista per la formazione dell’Associazione Italiana Formatori” dove con lo scrittore e formatore Dario Arkel ha esplorato in chiave formativo-pedagogica alcuni grandi scrittori e poeti tra i quali: Hillesum, Tolstoj, Roth, Appelfeld, Woolf, Plath, Biamonti, Bramati, Rilke, Mansfield, Camus. Sul suo blog “Frammenti del tredicesimo mese” raccoglie citazioni e riflessioni su creatività e scrittura e dal marzo 2020 scrive ogni giorno le Cronache dagli anni senza Carnevale, storie, poesie e divagazioni a partire dall’inizio della pandemia.